4 errori di UX tipici degli sviluppatori
A volte capita di dover fare qualche pagina senza il supporto di designer, magari perché è un progettino personale, magari perché è una pagina secondaria dell’amministrazione o semplicemente perché i designer sono occupati in altre parti più importanti. Anche io mi sono trovato spesso in queste situazioni come sviluppatore, e grazie ai feedback di designer (e degli utenti) e a qualche lettura, ho identificato alcuni errori tipici.
In questo articolo non mi soffermerò su come rendere le interfacce “belle” ma su renderle più comode da utilizzare, quindi ho preferito fare degli schizzi di interfacce in bianco e nero, ovviamente i risultati finali sarebbero diversi. (Se invece ti interessa migliorare la tua abilità di rendere bella una schermata ti consiglio di dare un’occhiata a Refactoring UI.)
1. Ignorare la gerarchia visuale
Quando ci si ritrova a dover mostrare i dati in una pagina, spesso il primo pensiero è “Come faccio a metterli nella pagina in maniera che non siano estremamente brutti?”. Spesso la soluzione adottata è usare qualche framework CSS per facilitarsi giustamente la vita e infilare i dati in grandi tabelle.
Questo a volte è una buona soluzione, ma molto più spesso non tutte le colonne hanno lo stessa importanza, ce ne sono alcune che devono saltare all’occhio perché sono informazioni fondamentali ed altre che magari vengono utili una volta al mese.
In questo esempio possiamo immaginarci come sia scomodo trovare facilmente una prenotazione dalla lista per fare un check-in, anche senza complicarci troppo il lavoro possiamo riorganizzare i dati secondo la loro importanza.
Per farlo possiamo usare qualche accorgimento:
Usiamo la dimensione del carattere ed i colori per esplicitare la gerarchia dei nostri dati, ce ne sono sicuramente alcuni più importanti
Cerchiamo di raggruppare i dati in base a cosa si riferiscono, più sono vicini più sono attinenti la stessa cosa
2. Non curarsi del formato del dato
Ricordiamoci che ci sarà un umano a leggere i dati della nostra pagina, quindi formattiamoli perché siano comodi da leggere.
Formattiamo i numeri con il divisore delle migliaia o pensiamo a quali informazioni della data sono comode: serve il giorno della settimana? l’orario è significativo? fa comodo sapere la data esatta o ad esempio quanto tempo è trascorso da quella data (ad es. “Pubblicato 2 ore fa”)?
Ci costa poco farlo, ma impatta molto sulla fruibilità dell’interfaccia.
3. Sottovalutare i testi
Il testo che mettiamo nella nostra interfaccia è cruciale per aiutare i nostri utenti a capire come usarla, per questo impiegare qualche minuto a scegliere le parole giuste è spesso una buona idea.
Alcune delle cose a cui dobbiamo stare attenti sono:
Usare i concetti che usano i nostri utenti, al posto che termini tecnici
Non dovrebbero essere gli utenti ad imparare i nomi che usi tu nel codice, ma viceversa tu che impari le parole usate sul campo.
Essere consistenti nell’uso delle parole
Ad esempio, se sto provando a cancellare un’iscrizione e mi chiede conferma di cancellare una prenotazione, subito mi domanderò se sto facendo qualcosa di sbagliato o se sono sinonimi in questo software.
Cercare di essere specifici
Nei messaggi di errore è spesso questo che fa la differenza tra un utente che è in grado di risolvere il problema da solo e un utente che ha bisogno di chiamare il supporto.
4.Non pensare al blank slate
Immaginate di aver creato un’applicazione per la fatturazione.
Un utente apre per la prima volta la vostra applicazione, come se fosse un luogo sconosciuto e deserto, non c’è ancora nessun dato dentro, trova una tabella vuota e dei bottoni, come dovrà iniziare? Impostare i propri dati? Inserire i propri clienti o fornitori? Iniziare subito dalle fatture?
Il blank slate, definito in “Getting Real”, è l’impressione che ha un utente della tua applicazione la prima volta che la usa realmente: come appare quando è ancora vuota di dati e l’utente non ci ha ancora familiarizzato. Se questa esperienza è negativa potrebbe essere l’ultima, oltre che la prima, con la tua applicazione. Dobbiamo ricordarci di tenerla in considerazione quando disegniamo una pagina.
Basta anche un piccolo suggerimento a volte per migliorare molto la situazione, come fa ad esempio webflow quando ci si è appena registrati:
Conclusioni
Il nocciolo di quello che mi piacerebbe comunicarvi è che ci sono diversi piccoli accorgimenti che come sviluppatori possiamo adottare per fare delle interfacce migliori, senza bisogno di diventare esperti di UX e senza doverci investire molto tempo.
Come sviluppatori possiamo prenderci cura degli utenti che useranno la nostra applicazione, evitando di ritenere secondaria qualsiasi cosa che non c’entri strettamente con il codice, ma facendo il possibile per contribuire a dare una buona User eXperience.
Photo credits: Meret Oppenheim – Object (Le Dejeuner en fourrure) 1936