> Ovvero puoi avere progetti giganti che non portano a niente, ma anche piccole modifiche che hanno impatti enormi.
Mi fa venire subito in mente un principio che io amo, anche se non volevi dire proprio la stessa cosa: https://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_Pareto, risolvere l'80% dei problemi concentrandosi concentrandosi sul 20% delle attività.
Ultimamente sto proponendo discussioni incentrate su una circolarità tra dati > ipotesi > decisioni. Nella sua forma più estrema è a tutti gli effetti un workshop in cui ci sono solo domande e nessuna soluzione.
Di solito ci arrivo quando mi si fanno discorsi di pianificazione, roadmapping o di OKR: io provoco dicendo che una roadmap non è altro che una serie di decisioni prese al momento giusto (se erano decisioni giuste lo scopriamo con i dati, che poi useremo per generare nuove ipotesi e altre decisioni di conseguenza).
Ma infatti mi era venuto il dubbio di avertelo già condiviso, ho preferito fare la figura del rincoglionito, nel caso 😀
Comunque hai ragionissima sul passaggio in cui dici che queste conversazioni in azienda avvengono già, spesso sto facendo un lavoro da detective per capire dove/come/quando/con chi e cercare di ottimizzare la conversazione - inutile dire che lavorara da remoto ha peggiorato questa situazione ancora di più.
Sì, la separazione tra silos in cui si fanno discorsi più strategici e silos in cui discorsi più operativi è una grande fonte di sprechi.. mi piacerebbe scriverci qualcosa a riguardo prima o poi..
> Ovvero puoi avere progetti giganti che non portano a niente, ma anche piccole modifiche che hanno impatti enormi.
Mi fa venire subito in mente un principio che io amo, anche se non volevi dire proprio la stessa cosa: https://it.wikipedia.org/wiki/Principio_di_Pareto, risolvere l'80% dei problemi concentrandosi concentrandosi sul 20% delle attività.
Sissì, il principio di Pareto è un altro indizio sul fatto che indagare bene su cosa stai mettendo i tuoi sforzi è una ottima idea!
Ultimamente sto proponendo discussioni incentrate su una circolarità tra dati > ipotesi > decisioni. Nella sua forma più estrema è a tutti gli effetti un workshop in cui ci sono solo domande e nessuna soluzione.
Di solito ci arrivo quando mi si fanno discorsi di pianificazione, roadmapping o di OKR: io provoco dicendo che una roadmap non è altro che una serie di decisioni prese al momento giusto (se erano decisioni giuste lo scopriamo con i dati, che poi useremo per generare nuove ipotesi e altre decisioni di conseguenza).
Qua è spiegato come si potrebbe affrontare un workshop di questo tipo: https://blog.amplitude.com/asking-better-questions
Cutler ha sempre roba interessante, ma questa mi mancava, me la leggo volentieri 🙂
Ma infatti mi era venuto il dubbio di avertelo già condiviso, ho preferito fare la figura del rincoglionito, nel caso 😀
Comunque hai ragionissima sul passaggio in cui dici che queste conversazioni in azienda avvengono già, spesso sto facendo un lavoro da detective per capire dove/come/quando/con chi e cercare di ottimizzare la conversazione - inutile dire che lavorara da remoto ha peggiorato questa situazione ancora di più.
Sì, la separazione tra silos in cui si fanno discorsi più strategici e silos in cui discorsi più operativi è una grande fonte di sprechi.. mi piacerebbe scriverci qualcosa a riguardo prima o poi..