L’inizio del nuovo anno è un momento tipico per rivalutare le proprie scelte lavorative, e magari anche tu stai valutando se vale la pena cambiare lavoro o quale opzione scegliere tra due. Ma questo vale anche se stai pensando se lanciare un’azienda tua, diventare freelance o altro ancora. Quando mi capita di parlare con qualche amico che ha questi dilemmi, da qualche anno la mia risposta è sempre la stessa.
Al di là di questioni economiche, che sono più semplici da valutare, il dubbio che rimane è: ma dopo che avrò cambiato lavoro come mi sveglierò il lunedì mattina? Sarò più soddisfatto del mio lavoro? Lo sentirò più nelle mie corde?
Jurgen Appelo ha inventato a questo proposito i “Moving Motivators”, un semplice esercizio in cui si prendono in esame 10 tipici fattori motivanti che ha individuato prendendo spunto dalla letteratura scientifica, che sono:
Curiosità: Ho un sacco di cose da indagare e su cui riflettere
Onore: mi sento orgoglioso del fatto che i miei valori personali si riflettano nel mio lavoro.
Accettazione: Le persone che mi circondano approvano ciò che faccio e chi sono.
Padronanza: Il mio lavoro mette alla prova le mie competenze, ma rientra comunque nelle mie capacità.
Influenza: c'è abbastanza spazio per me per influenzare ciò che accade intorno a me.
Autonomia: Sono indipendente dagli altri per quanto riguarda il mio lavoro e le mie responsabilità.
Relazioni: Ho buoni contatti sociali con le persone che lavorano con me.
Ordine: Ci sono regole e politiche sufficienti per un ambiente stabile.
Obiettivo: il mio scopo nella vita si riflette nel lavoro che svolgo.
Status: La mia posizione è buona e riconosciuta dalle persone che lavorano con me.
L’esercizio è composto da questi passi:
Ordinate uno alla volta questi fattori da sinistra a destra, in base a cosa ritenete più o meno importante nella vostra vita. Ancora meglio se lo fate parlando ad alta voce con qualcuno, perchè vi permette di esplicitare meglio i vostri processi mentali.
Valutate ora come il cambio di carriera influirebbe su questi fattori. Scegliete i fattori motivanti che sarebbero maggiormente stimolati nel vostro ipotetico cambio di lavoro e spostateli verso l’alto. Fate la cosa opposta con i motivatori che sarebbero impattati negativamente da questa scelta. (Ad esempio, il vostro nuovo lavoro vi darebbe più autonomia? Spostate la card relativa più in alto.)
Cosa vedete? Il nuovo lavoro influirebbe positivamente sulle cose che vi stanno più a cuore, che avete messo più a sinistra, o ad esempio ci sarebbero miglioramenti ma sono poco rilevanti per le tue esigenze?
L’esercizio è semplice, ma gli esiti non sono affatto banali.
Personalmente questo esercizio ha influenzato la mie scelte, ad esempio il mio bisogno di Curiosità e Autonomia mi hanno spinto verso il freelancing. Il mio essere motivato dagli impatti che porto mi ha spinto verso situazioni in cui posso avere maggiore Influenza, ovvero lavorare con aziende piccole. Il mio essere poco bisognoso di Ordine mi permette di lavorare in situazione di alta incertezza come le startup.
Mi è capitato anche di fare questo esercizio con tre colleghi ed è stato piuttosto interessante: scoprire cosa motiva le persone ti permette di collaborarci meglio.
Sono cose che puoi anche capire con il tempo, ma esplicitarle accelera il processo ed è anche un bel momento di introspezione.
Se volete approfondire qua c’è la spiegazione di Appelo che volendo ti vende (o ti fa stampare) delle comode card e qua c’è un template di Miro se invece preferisci il digitale.
Se hai dubbi, curiosità o vuoi dirmi la tua rispondi pure a questa email 😉
Alla prossima!
Se sei nuovo qui, piacere di conoscerti!
Sono Pietro Campagnano e come consulente strategico mi occupo di aiutare startup e piccole aziende a creare prodotti digitali.
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